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Lègami

LÈGAMI: L'8 marzo Altea Chionna porta in scena WERRA - STORIE DI DONNE E DI GUERRA

Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, torna il teatro contemporaneo di Lègami.
Altea Chionna porta sul palco del Teatro Comunale "N. Resta" una produzione Teatro Menzatì-Tex Il teatro dell'Ex-Fadda.
 
WERRA_Storie di donne e di guerra 
con Altea Chionna
regia Altea Chionna
drammaturgia Valeria Simone
direttore di scena e luci Valentino Ligorio
costumi Francesco Ceo
movimento scenico Sergio Nigro
durata 90 minuti circa
 
WERRA (Storie di donne e di guerra)è un intreccio di storie e di personaggi che hanno l’urgenza di raccontare la propria verità. Il conflitto non è solo la “werra” che fa da sfondo alle vicende narrate, ma è anche quello interno ai personaggi che si avvicendano in scena: quattro donne con quattro punti di vista distanti e complessi, che offrono allo spettatore degli spunti di riflessione su un argomento doloroso e spietatamente attuale.
 
Una premier, madre, e il suo discorso logico e dissonante che cerca di persuadere chi l’ascolta sulla necessità di inviare armi e partecipare alla guerra. Una soldatessa che mostra l’atroce disparità degli attacchi ai civili.
 
Una giornalista che persegue la verità, a costo della propria vita e, infine, una donna che sotto le bombe ha perso tutto e che svela l’ipocrisia delle logiche ‘umanitarie’.
 
Porta ore 20.30 - Sipario ore 21
Biglietto intero: 10 € - Ridotto: 8 € (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)
PRENOTAZIONI AL 324.610.3258 (10-12,30 / 16-19) OPPURE ONLINE: vivaticket.com/it/ticket/werra/261929
Scoprite il programma completo della rassegna >> tinyurl.com/yeyte8z8

LETTERA - POEMA SONORO PER DUE VOCI

  • Quale stagione teatrale?: 2025/2026
  • Data evento: 21-11-2025 21:00

LETTERA, POEMA SONORO PER DUE VOCI - Teatro delle Forche

Venerdì 21 novembre ore 21:00

con Erika Grillo e Giorgio consoli

musiche originali dal vivo di NINOTCHKA / Mimmo Pesare 

Produzione di Teatro delle Forche

SINOSSI

La lettera è il segno grafico di un sistema alfabetico, corrispondente ad un suono. Ma anche il senso immediato e inequivocabile di una scrittura, la traccia primordiale di una comunicazione scritta.
Mettere il naso tra le cose comunicate in un carteggio privato provoca un senso di disagio, ma anche un’ammaliante vertigine: gettare lo sguardo nell’anima di qualcuno.
Perché le grandi lettere d’amore non sono scritte per il pubblico, ma se ne stanno rinchiuse per decenni nei cassetti, nei cuori tremanti, nei nidi d’ape della memoria privata. Sono scritte nella lingua del possibile.

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CONTATTI

www.teatrodelleforche.com

FB: Teatro delle Forche / IG: @teatrodelleforche

LIBERANTE

  • Quale stagione teatrale?: 2025/2026
  • Data evento: 16-01-2026 21:00

LIBERANTE - Davide Mesfun

Venerdì 16 gennaio ore 21:00

di e con Davide Mesfun

Sinossi

LIBERANTE: participio presente del verbo liberare ovvero colui che deve essere liberato. Nuove consapevolezze di un vecchio detenuto.

biografia

Originario di Napoli, Davide Mesfun è un ex detenuto che ha incontrato il teatro nel corso sua esperienza carceraria e ne ha colto le potenzialità quale strumento prezioso, non solo per riflettere sulle proprie esperienze e rielaborarle, ma anche per raccontarle e condividerle, trasformandole in occasione di scoperta e crescita anche per il pubblico.
Oggi Davide Mesfun dirige MiLiberiSe (acronimo della sua ex condizione di SeMiLibero), un progetto nato dallo stesso e il Prof. Alberto Giasanti, che intende favorire lo sviluppo culturale e la formazione di persone provenienti da circuiti penali e di devianza sociale con l’obiettivo primario del loro inserimento sociale e lavorativo, patrocinato da Fondazione di partecipazione Artepassante e sostenuto dal Comune di Milano e dalla regione Lombardia, lavora come coordinatore presso lo Spazio Polline-Milano, tiene laboratori di teatro esperienziale presso “ Master Livello1 Devianza, Sistema della giustizia e Servizi Sociali” Dipartimento di Sociologia dell’Università Bicocca, lavora e anima progetti di formazione teatrale presso la Comunità Kayros-Milano di Don Claudio Burgio dove è responsabile delle cucine con corsi di formazione per gli utenti della struttura.

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PIERRE & JEAN

  • Quale stagione teatrale?: 2025/2026
  • Data evento: 16-12-2025 21:00

PIERRE E JEAN - Compagnia Diaghilev

Martedì 16 dicembre ore 21:00

drammaturgia di Massimiliano Palmese

dal romanzo di Guy de Maupassant

regia Rosario Sparno

con Paolo Panaro e Roberto Petruzzelli

luci Gianni Colapinto

produzione Diaghilev

sinossi

Con l’adattamento di Massimiliano Palmese e la regia di Rosario Sparno, il romanzo di Guy de Maupassant (1850-1893) mette in scena una drammatica crisi familiare. Due fratelli passano con la madre le vacanze estive nella casa al mare, tra gite in barca e le visite della giovane vedova Rose, che entrambi corteggiano; ma l’imprevisto arrivo di un’eredità suscita prima vaghi dubbi e poi terribili sospetti su quello che nasconde la composta facciata del rispettabile nucleo familiare. In una veloce sequenza di scene, tra le vezzose cerimonie delle due donne e i duri scontri verbali tra fratelli, il romantico Pierre scopre di avere sogni e valori opposti a quelli di Jean, da cui viene deluso e irrimediabilmente ferito. Senza preavviso, in Pierre e Jean, la famiglia piccolo-borghese mostra la sua faccia peggiore, rivelandosi schiava del dio denaro e inferno di sentimenti che in un niente possono rovesciarsi nel loro opposto: l’affetto in gelosia e l’amore in un rancore che è possibile curare solo lontano, via da tutti, in direzione del mare.

Ho riscritto la storia corale di Pierre e Jean per due soli interpreti, che in scena vestono sia i panni maschili dei fratelli Roland che quelli femminili della madre e della giovane Rose: la sfida è sommare all’acuto ritratto che Guy de Maupassant fa della vorace borghesia moderna un gioco di travestimenti e di scambi, per divertire e/o allucinare, tentando di reinventare in forma di gioco teatrale un piccolo capolavoro della letteratura europea.
Massimiliano Palmese Pierre e Jean è un testo che procede velocemente, diviso in quadri che non lasciano respiro. E ogni quadro ha un titolo. Una sospensione. Un tempo. Uno duello psicologico fra due fratelli che interpretano anche le donne della loro vita, l’amata madre e l’amata amante. Uno scontro da disegnare su tela. Da orchestrare come uno spartito. Rapide pennellate a gouache tratteggiano il passaggio da un ruolo all’altro, cercano la sfumatura giusta, la tonalità adatta al dubbio, al rancore, alla bramosia del denaro, alla gelosia e all’amore che muovono Pierre e Jean. Ogni parola è un fendente pronunciato per ferire. Ogni sguardo un colore per conquistare. Ogni gesto una nota. Una pausa. Per attaccare ancora. Perché di questo si tratta: di vincere. Null’altro.

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CONTATTI

RADIOMACBETH

  • Quale stagione teatrale?: 2025/2026
  • Data evento: 27-11-2025 21:00

RADIOMACBETH - Servomuto Teatro

Giovedì 27 novembre ore 21:00

produzione Servomuto Teatro

drammaturgia e regia Michele Segreto

con Roberto Marinelli

costumi Alessandra Faienza

registrazioni Alice Redini

testo realizzato presso presso teatro in-folio/Residenza Carte Vive

si ringraziano Teatro Fontana e Teatro Telaio

sinossi

Tra il 1941 e il 1943 George Orwell non ha ancora scritto nessuno dei suoi romanzi più famosi.
Da giornalista e critico, lavora per la BBC alla creazione di programmi radiofonici di propaganda. I programmi sono di natura culturale e indirizzati alle colonie inglesi dell’India, dove Orwell è nato, a rimarcare la superiorità della civiltà e della letteratura anglosassone nei confronti del resto del mondo. Mentre parla alla radio i soldati indiani, forniti in massa all’esercito inglese, muoiono a migliaia sui campi di battaglia.
Il 17 ottobre del 1943 Orwell analizza trama e struttura del Macbeth di William Shakespeare, che considera, senza mezzi termini, l’opera perfetta. Nel villain shakespeariano, quello che sarà uno delle più grandi impersonificazioni della tirannia e del dispotismo, ricerca le debolezze dell’uomo comune insieme alla grandezza, ne subisce il fascino, ravvisandone “una specie di primitiva versione medioevale del moderno dittatore fascista”. Poche settimane dopo, senza preavviso, Orwell si dimette dalla BBC. Lo spettacolo mescola perciò la vicenda dell’autore con la trama del Macbeth, le profezie dell’opera di Orwell con quelle delle streghe, la sanguinosa tirannia del re scozzese con il cinico sfruttamento del colonialismo inglese, fino alla decisione di abbandonare la propaganda radiofonica britannica.
Cosa lo spinge a farlo?
La sua ultima trasmissione radiofonica c’entra qualcosa?
Cosa gli hanno sussurrato le pagine del Macbeth, su tirannia e potere? Quale profezia gli hanno
presentato le Streghe?

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www.servomutoteatro.com

FB: servomutoTeatro / IG: @servomutoteatro

TUTTO L'AMORE DEL MONDO

  • Quale stagione teatrale?: 2025/2026
  • Data evento: 08-03-2026 19:00

TUTTO L'AMORE DEL MONDO - Il Crogiuolo

Domenica 8 marzo ore 19:00

Di Gisella Vaccae Renato Muggiri

Voce Gisella Vacca

Pianoforte Renato Muggiri

Produzione Il Crogiuolo

SINOSSI

“Sssss... Sentite questa voce? È la voce sorda del gelido vento del nord, che imperversa in autunno e porta via vortici di foglie, lasciando dietro di sé solo alberi spogli, che germoglieranno ancora, forse, nel meraviglioso mese di maggio, insieme alle rose, che vivranno, però, un giorno, un'ora, e non più.
Nel suo lungo e incessante viaggio, attraversa, impetuoso, la Germania; raccoglie, in Kurdistan, il lamento di una giovane donna che attende inutilmente il ritorno del suo amore partigiano, ricamando per lui un fiore ormai appassito; si impregna, nel nord della Francia, di storie d'amore senza età, prima di vagare per l'America, da Nord a Sud, a spiare gli esseri umani feriti dalla freccia del dio
bendato: i loro colpi di fulmine, i loro addii, i tradimenti, gli abbandoni. Sono amori che vanno e vengono, che si consumano flebilmente, o finiscono in un attimo; amori che dureranno per sempre e cederanno solo al passaggio della morte. Quanto poco impariamo dall'amore. Come dimentichiamo in fretta e andiamo, con leggerezza, sognando di ritornare, un giorno, ma, intanto, sciogliendoci bruscamente dalle braccia di qualcuno che implora: “Baciami, baciami come se fosse, questa, l'ultima volta”. L'amore è semplice e, le cose semplici, il tempo le divora. Ci ritroveremo ad ascoltare il vento, nelle notti tempestose di solitudine, imboccando testardi la via del passato, ormai sprangata. Viaggia incessante il vento, attraversa i secoli e le terre; ci porta canti d'ogni tempo e d'ogni luogo. Canti d'amore. Tutto l'amore del mondo.”


Il progetto di Gisella Vacca e Renato Muggiri prevede l'esecuzione di Canzoni d'amore da tutto il mondo, in dieci lingue diverse - Sardo, Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Brasiliano, Spagnolo (e diverse varianti latino-americane), Greco, Curdo- e di periodi diversi storici diversi. Parte dalla liederistica tedesca di Schumann, attraversa la musica popolare curda e greca, indaga il più squisito Chansonnisme francese anni '20, la canzone popolare sud e centro-americana, lambendo idee jazz e cantautorato italiani, e '50 americani, per concludersi con la più celebre delle canzoni d'amore sarde. Il tutto gestito con diversi tipi di vocalità, dalla recitazione al cantato-recitato, dalla leggerezza del “semi-lirico”alle più profonde sonorità di soprano, passando per vocalità più tipiche della canzone italiana d'autore, con gli arrangiamenti integralmente rivisitati dal duo intrisi di reminiscenze del grande pianismo classico.

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