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IL RACCONTO DELLA PRINCIPESSA GUERRIERA in scena il 10 dicembre per "L'Albero delle Storie"

Domenica 10 dicembre al Teatro Comunale “Nicola Resta”, in Piazza Garibaldi a Massafra, torna L’Albero delle Storie 2023/2024, rassegna per famiglie a cura del Teatro Le Forche. In scena la Compagnia Giglio/Prosperi con Il Racconto della Principessa Guerriera.

 

Drammaturgia e regia di Matteo Prosperi

Consulenza drammaturgica di Paola Giglio

Con Paola Giglio e Matteo Prosperi

Scenografia di Valentina Cardinali Dettori

Musiche di Antoine Prost

Luci di Alessandro Marmorini

Con il sostegno di Fondazione Sipario Toscana - Centro di Produzione Teatrale; Florian/Oikos Residenza per Artisti -Pescara; Teatro Le Forche - Massafra; Teatro Civico 14 - Caserta.

Lo spettacolo racconta la storia di un uomo che non vuole assecondare e ripetere i valori della cultura dominante. Quando il Lettore era giovane, suo padre gli raccontava una storia: La Principessa Guerriera. Ora che è diventato padre, il Lettore vuole narrare la stessa storia a sua figlia. Nel leggere il libro però, scopre particolari differenti, che si trasformano in sostanziali cambiamenti della storia che ricordava. Voleva quel libro perché raccontava la storia di una principessa, Matilde, che ribelle alle convenzioni, diventava una guerriera. Si ritrova ora con la storia di una bambina, cresciuta in un ambiente oppressivo, con dei genitori che non assecondano i suoi desideri e che la vogliono costringere in un ruolo. Il Lettore inizia così la sua personale ribellione, arrivando addirittura a scontrarsi con l’Autore per poter cambiare il finale de La Principessa Guerriera. In questo viaggio, una Libraia sarà la guida fondamentale per il Lettore, che lo aiuterà a comprendere il ruolo che ebbe suo padre nel cambiare i dettagli del libro.

Il tema che lo spettacolo vuole affrontare è dunque quello della Narrazione, ovvero della forza e della potenza che hanno le parole nel descrivere e nel plasmare la Realtà. Si vuole cioè trasmettere a un giovane pubblico la consapevolezza del raccontare. Perché usiamo alcune parole e non altre? Tutte le parole sono buone per descrivere o ne esistono alcune che giudicano? Lo stesso quesito vale anche per lo storytelling: il trionfare di un personaggio rispetto a un altro apporta cambiamenti nella storia e nei valori che essa trasmette? Il Lettore, protagonista della nostra storia, si trova davanti a un quesito che è lo stesso di noi spettatori: quale Storia vogliamo raccontare? Vogliamo essere semplicemente degli esecutori che si limitano a ripetere le parole di qualcun altro? Oppure vogliamo essere anche noi autori della Storia e scegliere i contenuti da trasmettere?

Ingresso ore 17.30, sipario ore 18.00. Biglietto: 5 euro.

Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 324.610.3258 (10-12.30 / 16-19)

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Facebook: Teatro Le Forche

Instagram: teatrodelleforche

 

 

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CASA RODARI_Il 4 dicembre restituzione pubblica della residenza artistica

𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘎𝘪𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘙𝘰𝘥𝘢𝘳𝘪. 𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦𝘴𝘵𝘦?
𝘌 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘤𝘪 𝘴𝘪𝘢 𝘭𝘢 "𝘍𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘊𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘪𝘯𝘢" 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘱𝘢̀ 𝘎𝘪𝘢𝘯𝘯𝘪…
𝘊𝘩𝘦 𝘤𝘶𝘳𝘪𝘰𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘷𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 (𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘴𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪), 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 (𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦) 𝘦 𝘢 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘯 "𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪" 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪.
 
È 𝘾𝙖𝙨𝙖 𝙍𝙤𝙙𝙖𝙧𝙞, 𝗶𝗻𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 adatta a un pubblico di tutte le età, il frutto del lavoro di 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 condotto a Massafra dallo scorso 19 ottobre da 𝗥𝗼𝘀𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗩𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗮, teatrante e pedagogista teatrale dell'𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗢𝗺𝗯𝗿𝗲, e 𝗦𝗶𝗹𝘃𝗶𝗼 𝗚𝗶𝗼𝗶𝗮, esperto di teatro d’ombre.
 
L’iniziativa, nell’ambito del progetto “𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗣𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗩𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗼” 𝗥𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗔𝗿𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 a cura del Teatro delle Forche (cofinanziato dalla Regione Puglia in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni), conoscerà 𝗹𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟰 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 un doppio momento di restituzione al Teatro Comunale “Nicola Resta”. Prima, alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟲, gli artisti incontreranno i piccoli allievi del nostro laboratorio 𝗟𝗮 𝗦𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗚𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶 per un approfondimento sulla poetica rodariana.
In seguito, dalle 𝟭𝟳,𝟰𝟱, l’installazione sarà aperta a tutta la comunità con 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗼.
Maggiori info al 𝟯𝟮𝟰.𝟲𝟭𝟬.𝟯𝟮𝟱𝟴 .
 
L’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗢𝗺𝗯𝗿𝗲 nasce nel marzo del 2009 attraverso il bando “Principi attivi-giovani idee per una Puglia migliore”, con un progetto teatrale votato all’educazione dei pubblici, “TEATRON, un medicinale contro l’apatia teatrale”, una cura per tutti coloro che non conoscono ancora il genere teatrale e che attraverso proposte innovative e sperimentali possano approfondirne le conoscenze con l’intento di formare nuovi pubblici per il teatro e mettere in connessione le nuove generazioni con ogni tipo di espressione teatrale.
 
𝗥𝗼𝘀𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗩𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗮
Presidente in carica di Associazione Culturale Ombre per Direzione artistica e organizzativa. Attrice e formatrice. Progettazione e gestione di bandi. Regia e drammaturgia di laboratori e workshop teatrali, scenografa e costumista, educatrice teatrale per ragazzi e adulti attraverso il teatro sociale nell’ambito della riabilitazione nei contesti di disagio sociale, disabilità, tossicodipendenze. Docente di laboratori artistici: argilla, cartapesta, artigianato.
 
𝗦𝗶𝗹𝘃𝗶𝗼 𝗚𝗶𝗼𝗶𝗮
Dopo una decina di anni da attore di prosa, in cui ha lavorato con diverse compagnie professioniste pugliesi, soprattutto con la guida del regista Carlo Formigoni, incontra il teatro d’ombre e si innamora del suo potere onirico ed evocativo. Così inizia un’intensa attività di sperimentazione e di produzione di scene teatrali che vedono le ombre come protagoniste. Si forma costantemente presso artisti italiani ed internazionali. Collabora con numerose realtà del terzo settore per creare spettacoli con gruppi di persone con disabilità, migranti, anziani, minori. Ha collaborato con la Band Radiodervish per lo spettacolo “Le mille e una notte”. Ha realizzato lo spettacolo “La Forza di Arianna”, commissionato dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Ha curato la regia per lo spettacolo “Trame” esibito al Palazzo Delle Esposizioni di Roma finanziato da “Migrarti” con l’Associazione Asinitas. Ha curato le ombre per “Il sogno di Henry” di Settimo Cielo Teatro e per “Sapiens” di Principio Attivo Teatro. Attualmente è partner di un progetto europeo Erasmus+ per la creazione di un metodo condiviso di teatro d’ombre e teatro dell’oppresso che aiuti a prevenire violenze e discriminazioni di genere.
 
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