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Astràgali in scena a Massafra il 12 maggio con LE DONNE DI PIRANDELLO

𝐼𝑙 𝑓𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑖𝑛 𝐿𝑢𝑖𝑔𝑖 𝑃𝑖𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑟𝑔𝑒 𝑎 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒, 𝑢𝑛 𝑓𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑠𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒.
 
La compagnia 𝗔𝘀𝘁𝗿𝗮̀𝗴𝗮𝗹𝗶 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 torna sul palco massafrese 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 con uno spettacolo sulle figure femminili nell'opera dell'autore siciliano Premio Nobel.
 
𝑳𝑬 𝑫𝑶𝑵𝑵𝑬 𝑫𝑰 𝑷𝑰𝑹𝑨𝑵𝑫𝑬𝑳𝑳𝑶
di Fabio Tolledi
con Fabio Tolledi, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Lenia Gadaleta
regia Fabio Tolledi
una produzione Astràgali Teatro
distribuzione Cosimo Guarini
organizzazione Ivano Gorgoni
durata 60 minuti
 
Mogli, attrici, madri, amanti: le donne di Pirandello sono figure che, ancor più degli uomini e più drammaticamente, vivono la crisi dell’identità e la contraddizione dei ruoli sociali che in essa esplode. Donne sole, schiacciate, isolate ma che, tuttavia, non rinunciano allo svelamento della falsità delle convezioni sociali né, tantomeno, al cambiamento. E benché alla fine risultino sconfitte, queste donne nella propria esistenza smascherano l’ipocrisia dell’uomo, costringendolo a guardare la propria ambiguità e debolezza. Fortemente complessa e articolata, la relazione con l’universo femminile in Pirandello è notoriamente problematica. Si pensi al difficile rapporto di Pirandello con la moglie, che giungerà alla pazzia per un sentimento di morbosa gelosia nei suoi confronti. O ancora all’allontanamento dalla casa familiare della figlia Lietta all’età di sedici anni, per le stesse ragioni che avevano reso insostenibile il rapporto tra i genitori.
 
Lo spettacolo vede in scena due donne. Una scena scarna, essenziale, dove al centro è il dramma esistenziale, la ricerca di un’interiorità autentica che si scontra con la mediocre apparenza borghese. Lungo una galleria di voci e volti femminili emergono i temi presenti nell’intera riflessione pirandelliana: la ricerca di ciò che ciascuno è veramente e di ciò che invece appare (𝘛𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘴𝘪); la pazzia come faccia della verità inconfessabile e lo smascheramento della finzione sociale (𝘐𝘭 𝘣𝘦𝘳𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘴𝘰𝘯𝘢𝘨𝘭𝘪); il tema in chiave umoristica della verità inafferrabile (𝘊𝘰𝘴𝘪̀ 𝘦̀ (𝘴𝘦 𝘷𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘦)).
 
Discorso a parte meritano infine due ritratti femminili indimenticabili: 𝘓’𝘢𝘮𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘨𝘭𝘪 e 𝘓𝘢 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘵𝘰. Ne 𝘓’𝘢𝘮𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘨𝘭𝘪 alla donna (oggetto del desiderio maschile) viene a mancare l’opportunità del cambiamento e di vivere un amore autentico. In questo modo la relazione uomo/donna si carica di tensioni ed è causa della solitudine finale in cui la protagonista si troverà. Ne 𝘓𝘢 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘵𝘰 Pirandello si addentra nella materia dei racconti popolari. Sono molte le figure femminili in questo testo, che ruota attorno al tema dell’affetto filiale. La Madre - spinta da un sentimento maniacale che assume i caratteri della follia - riesce a riprendersi il figlio sostituito nella culla e a salvarlo dalla malattia di cui soffre, divenendo essa la fautrice della ri-nascita iniziatica e salvifica di un individuo.
 
Appuntamento al Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
Porta ore 19.30 - Sipario ore 20
 
Biglietto intero: 10 euro - Ridotto: 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)
Accettiamo Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗔𝗟 𝟯𝟮𝟰.𝟲𝟭𝟬.𝟯𝟮𝟱𝟴 (𝟭𝟬-𝟭𝟮.𝟯𝟬 / 𝟭𝟲-𝟭𝟵)
 
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L'ORSO FELICE chiude il 21 aprile la stagione dell'"Albero delle Storie"

𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟮𝟭 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 della stagione con il teatro per famiglie dell’𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲!
Salutiamo il nostro affezionato pubblico con uno degli spettacoli più apprezzati e premiati dell’annata, per la 𝘚𝘤𝘦𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪 2023/2024 in collaborazione con il 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗣𝘂𝗴𝗹𝗶𝗲𝘀𝗲.
 
𝑳’𝑶𝑹𝑺𝑶 𝑭𝑬𝑳𝑰𝑪𝑬
produzione Pilar Ternera / Nuovo Teatro delle Commedie / Compagnia Dimitri/Canessa
di e con Elisa Canessa e Federico Dimitri
tratto da 𝘓’𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤’𝘦𝘳𝘢 di Oren Lavie
costume dell’Orso: Gisella Butera, Matilde Gori e Chiara Manetti
dai 3 anni
 
VINCITORE IN-BOX VERDE 2023
MENZIONE OSSERVATORIO CRITICO IN-BOX VERDE 2023
MIGLIOR SPETTACOLO YOUNG AND KIDS AL FIT-FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TEATRO DI LUGANO 2023
 
“…tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i pruriti si grattano… perché sono orsi! E più il prurito si grattava, più diventava un orso. Finché dove prima non c’era nessun orso, fece la sua comparsa un orso che non c’era!”
 
Il nostro Orso, dovete sapere, è un orso molto particolare... Innanzitutto, è un orso che ora c'è ma che prima non c'era. O meglio, prima c'era, ma era un prurito! Inoltre, è un orso che si fa molte domande. Un curioso - si direbbe - o forse un filosofo, e quando non se le fa, a fargliele sono dei biglietti trovati nelle tasche (non sapete che gli orsi hanno le tasche???):
 
«TU SEI ME?» Ma che domanda difficile per un Orso che fino a tre minuti prima era soltanto un prurito!!!
 
Il nostro protagonista però ha degli indizi: «1. sono un orso molto gentile 2. sono un orso felice 3. e anche molto bello» e a partire da questi inizia la sua ricerca di sé. Il viaggio si snoda tra alberi che crescono se non li guardi (o no?), tra silenzi piccoli, grandi, antichi e silenzi silenziosi, facendo tappa per conoscere personaggi assurdi («un grosso morbido divano con la personalità di una mucca») che già ti conoscono, o forse no, e che consegnano al nostro protagonista un pezzetto di sé stesso e lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità.
 
Lo spettacolo, tratto da 𝘓’𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤’𝘦𝘳𝘢 di Oren Lavie, indaga il tema dell'identità in modo poetico e leggero, come solo un Orso Felice può fare.
 
Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 - 𝗦𝗶𝗽𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟴
 
Biglietto: 5 €
Accettiamo Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
𝗣𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝟯𝟮𝟰.𝟲𝟭𝟬.𝟯𝟮𝟱𝟴 (𝟭𝟬-𝟭𝟮.𝟯𝟬 / 𝟭𝟲-𝟭𝟵)
 
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