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L'albero delle storie 2018/19 - Primo Movimento

alberostorieweb

28 Ottobre 2018, ore 18.00
Compagnia Burambò
IL FIORE AZZURRO

spettacolo di figura e narrazione per attrice e pupazzo
di e con Daria Paoletta
costruzione del pupazzo Raffele Scarimboli
consulenza artistica Nicola Masciullo
tecnica: narrazione e teatro di figura
durata: 60 minuti

Spettacolo vincitore Inbox verde 2017
Spettacolo vincitore menzione speciale Festebà 2017

Una narratrice e un pupazzo.
Una scena essenziale, due cubi di legno e una pedana per dare inizio ad un viaggio.
Un viaggio attraverso la storia di un popolo, quello tzigano, attraverso l’accettazione del diverso, il superamento delle avversità della vita, l’amicizia e la capacità di immaginare che il proprio destino non sia scritto ma è in continuo cambiamento.
L'attrice Daria Paoletta riscrive la storia appartenente alla tradizione zigana, dal titolo “Il fiore azzurro”.
In scena con lei un pupazzo con il quale dà vita ad dialogo tra le due parti: il teatro di figura e la tecnica della narrazione.
Tzigo, questo il nome del protagonista della storia, è una figura in gommapiuma scolpita da Raffaele Scarimboli, che decide di mettersi in cammino sulla strada 'alla ricerca della fortuna e della felicità'.
Un viaggio iniziatico, dove l'andare di Tzigo corrisponde ad una ricerca identitaria. La narratrice è per Tzigo un'amica, una compagna, una spalla su cui piangere e, al tempo stesso, colei che disegna per lui gli spazi, attraverso un utilizzo sapiente della sua voce e del suo corpo d'attrice.
Tzigo dal bosco si ritrova a casa della strega, dalla tomba della sua mamma alla caverna dei nanetti. L'eroe di questa storia popolare descrive l'antico andare, quello dei passi lenti, attraversando le stagioni, incontrando aiutanti magici, l'alternarsi del giorno e della notte, e tutto ciò crea il tempo necessario in cui si favorisce la crescita. Esso diventa il tempo delle scoperte, delle paure e dei silenzi, il tempo delle domande.
Cosa sono la fortuna e la felicità?
Cosa significa essere zigano, oggi?
Chi ha scritto la sua storia?
La sfida autentica del linguaggio teatrale è di condurre anche i più piccoli alle domande della vita, senza cadere nella retorica, senza dare risposte preconfezionate. La fiaba è ricca di spunti per riflettere attraverso la leggerezza e il gioco, insiti nel linguaggio teatrale e, nello specifico, nell’utilizzo della figura.
Una scrittura, quella di Daria Paoletta, ricca di dettagli che, al tempo stesso, si pone l'obiettivo di non definire tutto, affidando alla fantasia del pubblico la libertà di immaginare. In alcuni punti della storia è indispensabile che il pubblico faccia delle scelte concrete che decideranno il corso della storia, nel tentativo di creare un ulteriore dialogo tra il palco e la platea.
Il fiore azzurro è una specie di guida per il giovane zigano che seguirà fino a quando non avrà compiuto il suo percorso di formazione.

Spettacolo vincitore menzione speciale Festebà 2017 con la seguente motivazione:
“La giuria di Festebà 2017 assegna la menzione speciale allo spettacolo “Il fiore azzurro” della compagnia Burambò per la grande abilità attoriale di Daria Paoletta che, pur essendo in scena solo con il pupazzo Tzigo, ha creato attorno a lui una molteplicità di personaggi grazie al magistrale uso del corpo e della voce.

11 Novembre 2018, ore 18.00
Compagnia Granteatrino
IL PRINCIPE E IL POVERO

liberamente ispirato al libro di Mark Twain
con Anna Chiara Castellano Visaggi e Giacomo Dimase
pupazzi Natale Panaro
scenografie Anna Chiara Castellano Visaggi
regia Paolo Comentale

Per la messa in scena dello spettacolo “Il Principe e il Povero”, liberamente tratto dal grande classico della letteratura di Mark Twain, abbiamo tratto ispirazione dalle molte versioni animate e cinematografiche di questo capolavoro, amate e riconosciute dal pubblico dei bambini. Le differenze economiche possono influenzare tutta la crescita di un bambino, ma non minarne la vera natura. E dall’esperienza di vita si può trarre lezione, com’è dimostrato nella storia di Mark Twain. Il principe Edoardo e il povero Tom si incontrano e, stanchi della loro vita e molto simili nell’aspetto fisico, si scambiano i “ruoli”. Di qui tutta una serie di avventure, ma, alla fine, essi ne usciranno migliorati e sapranno rivelare la loro vera natura. Un allestimento molto giocoso in cui un narratore attore interagirà con gli spettatori per coinvolgerli nelle vicende e per dialogare con i burattini protagonisti della storia.
Il testo pone l’accento su quanto, nonostante le differenze economiche e culturali, la natura del bambino sia assolutamente la stessa a prescindere dalla provenienza familiare e come ognuno di essi possa, come il Povero di Twain, manifestare grande saggezza e generosità a prescindere dalla sua estrazione sociale.

25 Novembre 2018, ore 18.00
Astragali Teatro
GLI OCCHIALI DI CATERINA

liberamente ispirato al racconto “Caterina Certezza” del premio Nobel Patrick Modiano
con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Onur Uysal, Petur Gaidarov
regia Fabio Tolledi

“All’inizio invidiavo le mie compagne che non portavano gli occhiali. Per loro era tutto semplice. Ma a pensarci bene, arrivai alla conclusione che in fondo la mia era una fortuna: potevo vivere in due mondi diversi a seconda che portassi gli occhiali oppure no.”

Astràgali Teatro porta in scena Caterina Certezza racconto per bambine e bambini scritto dal premio Nobel Patrick Modiano e illustrato da Jean-Jacques Sempé.
La narrazione di questa storia si snoda in una dimensione cosmopolita. Caterina Certezza è un’insegnante di danza a New York. Noi ripercorriamo la sua storia attraverso il ricordo della sua infanzia a Parigi. Caterina è cresciuta dal solo padre, poiché la madre si è trasferita in America. Caterina bambina porta gli occhiali come suo padre. Attraverso il semplice gioco del mettersi e togliersi gli occhiali entrambi costruiscono un alfabeto emotivo. Questo gesto consente a Caterina di scivolare dal piano del nitido e concreto mondo reale, all’universo fluttuante del sogno e della fantasia.
Il mondo visto senza occhiali, per Caterina, acquisisce il sapore dell’infanzia, rivela i sogni e i desideri che ci accompagnano nell’attraversamento della vita.
Modiano affronta l’universalità del rapporto tra genitori e figli. La complicità affettuosa di questo rapporto si compie attraverso il gioco, costruendo una relazione insostituibile.
Caterina, togliendo i suoi occhiali, ci insegna un piccolo grande gesto di libertà, l’invenzione di un mondo tra le pagine di un libro.

2 Dicembre 2018, ore 18.00
Teatro delle Forche
LE AVVENTURE DI ALICE

da Lewis Carroll
con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto, Fabio Zullino
regia di Giancarlo Luce
scene Cinzia De Nisco

Bruno Bettelheim scrive: “Alice nel paese delle meraviglie” ha tutte le peripezie, i personaggi, la velocità d’azione della fiaba, di cui conserva l’incanto e la sorpresa, ma vi immette inconsuete profondità di significati, variando continuamente le prospettive e operando vertiginosi, e non del tutto innocenti, giochi tra senso e nonsenso, tra la realtà come crediamo di conoscerla e una nuova realtà che sempre si trasforma. Vivendo la sua favola, Alice crescerà di nuovo, ma non sarà più la stessa.”
Metafora della difficoltà di essere all’altezza delle situazioni che di volta in volta la vita propone, lo spettacolo affronta i temi della crescita e dello sviluppo individuale della protagonista, che oppone alle logiche assurde e incomprensibili del paese delle meraviglie la logica del buon senso.
Alice affronta il suo viaggio interiore confrontandosi con archetipi e con oggetti animati, che le pongono non pochi problemi facendole apparire quel mondo delle fiabe non così semplice come lo si immagina ma molto complesso, nel quale “scegliere” determina la condizione di continuare la propria avventura raggiungendo la parte più profonda di sé.
Solo il risveglio lenirà e trasformerà la propria esistenza in altro da sé, una persona più matura in grado di leggere la realtà in modi completamente diversi, non più rasserenante ma caleidoscopica.

INFO E PRENOTAZIONI 

Ticket d’ingresso ad ogni spettacolo: 5 euro. 
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 0998801932 – 3497291060.
Si consiglia di prenotare dato il numero limitato di posti.

Favole e Merenda
Laboratorio gratuito di lettura creativa per famiglie nella Biblioteca dei Piccoli “Favolandia”, un'ora prima degli spettacoli. 
Ore 17.00, su prenotazione. 

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