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"L'albero delle storie" 2016/2017 dal 9 Ottobre

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È sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende, prima di andare a dormire. La nonna racconta alla nipotina la sua fiaba preferita ...
Con "La fiaba di Biancaneve" si aprirà il sipario domenica 9 Ottobre, alle ore 18.00, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra (Piazza Garibaldi), sulla rassegna domenicale per famiglie "L'albero delle storie" 2016/2017, a cura del Teatro delle Forche.
Il problema di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina, ma siamo ben consapevoli che questa problematica deve rimanere riservata a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli con il suo linguaggio simbolico e consolatorio alla sensibile psiche del bambino.
Produzione Teatro delle Forche. Regia di Carlo Formigoni. Con Cilla Palazzo, Ermelinda Nasuto, Giancarlo Luce, Vito Latorre, Salvatore Laghezza. Scene e costumi di Mariella Putignano. Maschere in cartapesta di Lisa Serio, Daniela Giummo e Mariella Putignano. Maschere e pupazzi in gommapiuma di Cinzia De Nisco.
Posto unico: 5 euro. Info e prenotazioni: 0998801932/3497291060. Si consiglia di prenotare dato il numero limitato di posti.


“L’albero delle storie” 2016/2017 si articolerà in due Movimenti. Quattro i titoli in programmazione sino a Novembre, nell'ambito del "Programma regionale di spettacolo dal vivo per la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali della Puglia – 2016” finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione FSC 2007-2013 – APQ rafforzato “Beni ed attività culturali".
Dopo “La fiaba di Biancaneve”, il 23 Ottobre andrà in scena un altro classico “Cappuccetto rosso”, tra le storiche produzioni del Teatro delle Forche, per la regia di Carlo Formigoni. A seguire, gli spettacoli “Mettete subito in disordine!” della compagnia Astragali Teatro di Lecce (6 Novembre), ispirato all’opera di Vivian Lamarque, scrittrice e poetessa italiana da sempre impegnata con il mondo dell’infanzia, e “Martina Testadura” della Compagnia TeatroViola di Roma (20 Novembre), tratto dal racconto di Gianni Rodari "La strada che non andava in nessun posto".
E, un’ora prima dello spettacolo, alle ore 17.00, su prenotazione, “Favole e merenda”, laboratorio gratuito di lettura creativa per famiglie, nella Biblioteca comunale dei piccoli “Favolandia”.

 

L'ALBERO DELLE STORIE - PRIMO MOVIMENTO 

(OTTOBRE/NOVEMBRE 2016)

MASSAFRA - TEATRO COMUNALE "NICOLA RESTA"

SIPARIO ORE 18.00 

 

9 OTTOBRE 

LA FIABA DI BIANCANEVE (Teatro delle Forche)

regia di Carlo Formigoni

con Cilla Palazzo, Ermelinda Nasuto, Giancarlo Luce, Silvio Gioia, Salvatore Laghezza

scene e costumi di Mariella Putignano
maschere in cartapesta di Lisa Serio, Daniela Giummo e Mariella Putignano
maschere e pupazzi in gommapiuma di Cinzia De Nisco

E’ sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende, prima di andare a dormire. La nonna racconta alla nipotina la sua fiaba preferita ...

Come già per altri nostri allestimenti ci siamo avvalsi dell’analisi che Bruno Bettelheim ne fa nel suo prezioso libro “Il mondo incantato” (ed. Feltrinelli). Il problema di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina, ma siamo ben consapevoli che questa problematica deve rimanere riservata a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli con il suo linguaggio simbolico e consolatorio alla sensibile psiche del bambino.

Durata: 60 minuti. 

 

23 OTTOBRE 

CAPPUCCETTO ROSSO (Teatro delle Forche)

Regia Carlo Formigoni
Con Deianira Dragone, Giancarlo Luce, Ermelinda Nasuto, Cilla Palazzo, Espedito Chionna, Silvio Gioia
Costumi e pitture di scena Mariella Putignano
Sarta Liliana De Bastiani

È notte fonda ... il lupo si aggira guardingo nel bosco; dietro di lui il cacciatore, desideroso di catturare la belva tanto temuta. Ma il lupo riesce a cavarsela anche questa volta.

Il canto del gallo annuncia il nuovo giorno, il sole ormai è alto ... è ora di mettersi a lavoro a casa di Cappuccetto Rosso ... oggi è il giorno del bucato! La mamma di Cappuccetto, donna energica e lavoratrice, invoca l’aiuto di quella pigrona di sua figlia; Cappuccetto Rosso, imbranata e sognatrice, con la testa tra le nuvole, ne combina di tutti i colori durante le faccende domestiche ... quando, in uno scatto di coraggio e buona volontà, “Ci posso andare io dalla nonna, mamma!”.

Il resto è storia nota.
La storia di Cappuccetto Rosso non ha certo bisogno di essere presentata, data l'enorme popolarità di cui gode.
Essa mostra la difficile lotta tra il principio di piacere e il principio di realtà.
Tramite la storia di Cappuccetto Rosso, il bambino comincia a capire, almeno a livello preconscio, che soltanto le esperienze che ci sopraffanno suscitano in noi corrispondenti sentimenti interiori che non possiamo dominare; una volta che abbiamo imparato a padroneggiare tali situazioni, non dobbiamo più temere l’incontro con il lupo.
Recitato da sei attori che si avvicendano nei ruoli principali e servendosi di un allestimento sobrio ed essenziale, da album dei bambini, lo spettacolo si arricchisce della creatività dell'attore e della partecipazione dello spettatore.

Durata: 60 minuti. 

 

6 NOVEMBRE 

METTETE SUBITO IN DISORDINE! (Astragali Teatro)

Regia di Fabio Tolledi

Con Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo
Teatro d’attore

Astragali Teatro propone un lavoro ispirato all’opera di Vivian Lamarque, scrittrice e poetessa italiana da sempre impegnata con il mondo dell’infanzia in quanto attenta ascoltatrice dei bambini.
Autrice di una trentina di libri di fiabe e conquistatrice tra gli altri, dei premi Rodari (1997) e Andersen (2000), Vivian Lamarque riconosce e scopre nelle sue opere un altro mondo: la realtà con un sguardo rovesciato.
Nell’opera ‘Mettete subito in disordine!’ ci troviamo appunto a Oirartnoc, una città al contrario dove i bambini devono tenere in disordine le loro camerette e quando vanno al parco, devono stare attenti a sporcarsi per bene e magari sbucciarsi un ginocchio, altrimenti i genitori non li lasceranno tornare a giocare all’aria aperta l’indomani. Tutto è capovolto e diventa buffo, eppure ...
Eppure, leggendo dei cani che fanno aspettare ore i loro padroni prima di portarli a fare la pipí, o di televisori che guardano tutto il giorno i bambini, ci si può fermare a riflettere sul nostro vissuto e dunque sulle proprie abitudini, sui propri vizi. Ed è il fine a cui mira la scrittrice sfruttando l’ironia per far notare in modo divertente che certe cose, in realtà, sono al contrario già nella nostra vita.
Altri racconti, come quello dei vecchini che non muoiono, ma si addormentano per svegliarsi di tanto in tanto quando ricevono le visite dei loro nipoti, sono sogni delicati a occhi aperti, che fanno amare il bizzarro mondo di Oirartnoc.
Alcuni dei temi prevalenti che lo spettacolo lancia come argomenti di riflessione per migliorare la vita concreta di tutti, grandi e piccini, sono la reazione tra genitori e figli, la relazione dell’uomo con il proprio animale domestico, la competizione presente nel gioco o nello studio, la libertà dei bambini senza la preoccupazione del pericolo delle automobili, dello sporcarsi il vestito e di sbucciarsi un ginocchio fino a giungere a temi di fondamentale importanza come l’uso dei cellulari
e la visione della televisione, che dice veramente la verità. Lo spettacolo diventa pertanto un momento di scambio e di forte interazione con i bambini che sono coinvolti direttamente dalle attrici nel corso della narrazione.

Durata: 60 minuti. 

 

20 NOVEMBRE 

MARTINA TESTADURA (Compagnia TeatroViola)

con
Federica Migliotti Narrazione
Chiara Frontini Arpa e canto
Sara Marchesi Canto e lavagna luminosa

Lo storico racconto di Gianni Rodari "La strada che non andava in nessun posto", riprende vita in una nuova narrazione accompagnata dal vivo dal suono dell'arpa e dalla magia delle immagini create in scena con la lavagna luminosa.
Lo spettacolo narra l'avventura di Martina, una bambina vivace e curiosa, che un giorno si mette in testa di scoprire dove porti la strada di cui da sempre in paese si dice non vada da nessuna parte...Sarà proprio il suo essere così “testadura” che la spingerà a compiere un viaggio di trasformazione in un mondo fantastico grazie al quale dimostrerà quanto è importante credere nei propri sogni e nelle proprie idee.
La narrazione è raccontare a partire dalle immagini interiori che la storia suscita nel narratore e che genera a sua volta tante immagini quante sono le persone che stanno ascoltando. E' un processo interattivo, ognuno crea la sua storia, la vive a modo suo e la carica del proprio vissuto. Motivo per cui nello spettacolo le immagini proiettate dalla lavagna luminosa, a tratti rarefatte e simboliche, hanno lo scopo di suggerire un'atmosfera, che insieme alla musica dell'arpa accompagnano lo spettatore nel suo processo di riflessione e rielaborazione dei contenuti della storia. Il pubblico è però anche chiamato a partecipare attivamente per giocare con la protagonista e aiutarla a superare delle prove.

Canzoni originali: Francesca Ferri liriche Raffaella Migliotti
Costumi: Loredana Spadoni
Immagini: Giordana napolitano, Sara Marchesi
Luci: Paolo Civati
Supervisione alla narrazione: Giovanna Conforto
Drammaturgia e regia: Federica Migliotti

Durata: 50 minuti. 

Posto unico: 5 euro.

Info e prenotazioni: 0998801932/3497291060. Si consiglia di prenotare dato il numero limitato di posti. 

Un’ora prima dello spettacolo, alle ore 17.00, su prenotazione, “Favole e merenda”, laboratorio gratuito di lettura creativa per famiglie, nella Biblioteca comunale dei piccoli “Favolandia”.

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