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"Gl'innamorati" l'8 aprile

innamorati 

"Una drammaturgia che raduna tutte le opposizioni del sentimento e della morale, i sintomi, le mode, gli stili, le scritture del presente in una radicale rivisitazione del classico di Goldoni a un'altra
latitudine linguistica e geografica – il Sud italiano dei giorni nostri – e ad un'altra temperatura del contemporaneo".
Per la rassegna "LègamInT.2016", venerdì 8 aprile 2016, alle ore 21.00, nel Teatro Comunale "Nicola Resta" di Massafra (Piazza Garibaldi), il Teatro dei Borgia porterà in scena "Gl'innamorati" da Carlo Goldoni.
Drammaturgia di Fabrizio Sinisi. Con Gianpiero Borgia e Elena Cotugno. Musiche di Papaceccio mmc. Costumi di Giuseppe Avallone. Scene di Elena Cotugno. Regia di Gianpiero Borgia.
Scritta a Bologna nel 1759 e ambientata a Milano, "Gl'innamorati" è un canovaccio che ormai da quasi trecento anni splendidamente precipita verso il suo ferreo e inesorabile lieto fine.
La traccia offerta da Goldoni è quella canonica e quasi perfetta del vero e proprio classico: Eugenia e Fulgenzio – giovani, belli, tremendamente appassionati l'uno all'altra – desiderano sposarsi. Ma una serie di inconvenienti, capricci, incursioni e rovesci sentimentali rischia di far saltare l'agognato matrimonio.
Ma, allo stesso modo, Eugenia e Fulgenzio sono anche altro: due luoghi, due nevrosi, due macchine di desiderio sentimentale, erotico, narcisistico. Ma, soprattutto, sono due maschere, due trattati di recitazione: si fingono ciò che non sono, mettono continuamente in scena se stessi – sembrano poter essere e fare qualsiasi cosa, impersonare qualsiasi atteggiamento.


La riscrittura di Fabrizio Sinisi è la messinscena di una convulsa auto-rappresentazione dell'oggi: le sclerosi, i drammi, le potenze del presente. Riscrivere "Gl'innamorati" oggi non ha più a che fare con la Commedia dell'Arte – si arriva invece a Goldoni a ritroso, partendo dal Pinter degli Amanti, dal Bond della Donna; si deraglia nel campo del trattato antropologico e dello sketch, della rissa fra lingua e dialetto, della rifrazione ossessiva e dell'istantanea in movimento, del concitato dentro-fuori del personaggio.

Info e prenotazioni: www.teatrodelleforche.com; 0998801932/3497148766.
Costi biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro (under 25, over 65, possessori di AgisCard). Card LégamInT. (valida per 10 accessi): 50 euro.