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IL VIAGGIO DEI BAMBINI-Ballata per la Katër i Radës in scena il 27 marzo

𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟳 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 appuntamento conclusivo - per quanto concerne il Teatro Comunale "N. Resta" - della stagione organizzata dall'𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗮𝗳𝗿𝗮 in collaborazione con il 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗣𝘂𝗴𝗹𝗶𝗲𝘀𝗲.
𝗙𝗮𝗰𝘁𝗼𝗿𝘆 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝗮 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗮𝗱𝗿𝗶𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 porta in scena uno spettacolo sulla tragedia del mare di Otranto del 1997.
 
𝑰𝑳 𝑽𝑰𝑨𝑮𝑮𝑰𝑶 𝑫𝑬𝑰 𝑩𝑨𝑴𝑩𝑰𝑵𝑰 - 𝑩𝒂𝒍𝒍𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝑲𝒂𝒕𝒆̈𝒓 𝒊 𝑹𝒂𝒅𝒆̈𝒔
di Giorgia Salicandro
regia Tonio De Nitto
con Sara Bevilacqua e Riccardo Lanzarone
musiche composte ed eseguite dal vivo da Redi Hasa
coro Daniela Belishova, Diana Doci, Irma Duka, Meli Haideraj, Dori Ngresi, Lindita Ngresi, Hildebrand Nuri, Ladi “Aldo” Rista, Bledar Torozi
costumi Lilian Indraccolo
scena Egle Calò
luci Davide Arsenio
sound designer Graziano Giannuzzi
 
con il sostegno del Garante regionale dei Diritti dei minori - Regione Puglia e il patrocinio dell’Ambasciata d’Albania in Italia
si ringrazia il Polo Biblio Museale di Lecce, Ama Accademia Mediterranea dell’attore, Teatro Excelsior Carmelo Bene di Campi Salentina
 
Le storie di due “bambini del 1997” si rincorrono e si intrecciano nelle voci di Elvis e Lindita, partiti dal Sud dell’Albania per mettersi in salvo dall’impazzimento di un Paese in preda alla guerra civile e dal rapido precipitare degli eventi. Palazzi pubblici divelti mattone dopo mattone, il crac finanziario, i kalashnikov con cui si spara, la fuga, il viaggio che ricorda quello di Pinocchio nella pancia di una balena. Elvis e Lindita, bambini del ’97 sono tra i protagonisti delle cronache giornalistiche della tragedia della Katër i Radës - le cui tracce reali si intersecano all’opera di invenzione.
 
Divengono qui l’occhio attraverso cui guardare questa storia, simbolo catartico del primo grande naufragio del Mediterraneo con cui non abbiamo ma finito di fare i conti.
 
Lambisce il racconto il mito di Kuçedra, evocato da un coro di uomini e donne albanesi, il mostro acquatico simbolo del caos primordiale, nemico dell’umanità, protagonista di molte leggende albanesi – il quale torna nelle narrazioni di ogni tempo nelle vesti di Drago, Leviatano, essere demoniaco - e del Dragùa, il bambino eletto, nato per combattere e sconfiggere Kuçedra.
 
Attraverso l’incastro tra cronache e leggende, biografie e storie collettive le vicende dei passeggeri della Katër i Radës vengono riportate alla luce e al contempo trascese: gocce nel mare dell’eterno cammino dell’umanità, nella necessità di un approdo sulla terraferma, in salvo dal “mostro”.
 
Porta ore 20.30 - Sipario ore 21
Teatro Comunale “N. Resta” in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
Biglietti in vendita online al link tinyurl.com/mpe4sprb, nei punti vendita Vivaticket, al 324.610.3258 e presso l’Info Point di Massafra (Piazza Garibaldi - 099.8804695/338.5659601 - dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30)
Posto unico - intero € 10 / ridotto € 8
I biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente ai giovani fino ai 25 anni, alle persone di oltre 65 anni, agli abbonati agli spettacoli del Teatro Spadaro, ai giornalisti iscritti all’ODG Puglia, ai dipendenti militari e civili dell’Esercito Italiano Puglia e Capitanerie di Porto Puglia, agli associati FITA Puglia e ai gruppi di 10 persone organizzati dalle Associazioni Culturali e dai Circoli Aziendali riconosciuti.
Il Botteghino del Teatro Comunale sarà aperto a partire da un’ora prima dello spettacolo.
 
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UN MONDO DI CENERENTOLE in scena il 17 marzo per "L'Albero delle Storie"

𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟳 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 nuovo appuntamento con 𝗟'𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲, rassegna di teatro per le famiglie per 𝗟𝗮 𝗦𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗥𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟯/𝟮𝟬𝟮𝟰. Il Teatro Comunale "N. Resta" accoglie uno spettacolo firmato 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗰𝗮𝗻𝘁𝗼.
 
𝑼𝑵 𝑴𝑶𝑵𝑫𝑶 𝑫𝑰 𝑪𝑬𝑵𝑬𝑹𝑬𝑵𝑻𝑶𝑳𝑬 - 𝑰𝒍 𝑮𝒊𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑴𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒏 𝑶𝒕𝒕𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒑𝒆
di e con Maria Giaquinto
alla chitarra Giuseppe De Trizio
costumi di Rossella Ramunni
disegno Luci di Gigi Ferri
 
La più antica versione di Cenerentola venne scritta in Cina nell'800 dopo Cristo, quasi 900 anni prima della sua omonima francese dalla scarpetta di vetro. Ma questa è solo una delle tantissime scarpe consumate da Cenerentola nei suoi viaggi per il mondo.
 
La storia di Cenerentola si ripete in ben 345 versioni differenti da paese a paese. Cenerentole balcaniche, arabe, cinesi, vietnamite… Cambiano gli aiutanti: in Scozia, per esempio, c’è una pecora che aiuta Cenerentola, in India e in Bosnia c’è una mucca, in Iraq, in Cina e in Vietnam c’è un pesce, e a Napoli c’è una palma di datteri. Ma non cambiano solo gli aiutanti, cambiano soprattutto le sue scarpe: la Cenerentola cinese, ha i piedi più piccoli del regno e i sandali d'oro; la Cenerentola dei Balcani indossa semplici babbucce; la Cenerentola araba, gli zoccoli d'oro; quella tibetana, stivali di pelliccia… e ancora, quella Napoletana ha pianelle altissime, la Cenerentola francese indossa scarpette di vetro, quella sarda ha piccole scarpe di sughero…
 
Tante scarpe per tante storie, raccontate, cantate, animate dall'attrice Maria Giaquinto, accompagnata dalle musiche di Giuseppe De Trizio, per un viaggio interculturale intorno al mondo alla scoperta delle tradizioni di paesi vicini e lontani, che non mancheranno di far sognare, giocare, pensare i piccoli spettatori.
Ve ne raccontiamo alcune, ma prima di partire ricordatevi di togliere i sassolini dalle scarpe!
E infine un debito, o meglio una dedica, a tutti i bambini che hanno o hanno avuto problemi ad allacciarsi le scarpe…
 
𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 - 𝗦𝗶𝗽𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟴
Ticket: 5 euro
Accettiamo Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
𝗣𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝟯𝟮𝟰𝟲𝟭𝟬𝟯𝟮𝟱𝟴 (𝟭𝟬-𝟭𝟮.𝟯𝟬 / 𝟭𝟲-𝟭𝟵)
 

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ALICE in scena il 10 marzo per "L'Albero delle Storie"

𝗟'𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 rifiorisce!
La rassegna domenicale per famiglie a cura del Teatro delle Forche torna il 𝟭𝟬 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 con una 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 tratta da Lewis Carroll.
 
𝑨𝑳𝑰𝑪𝑬
con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Valeria Covella, Fabio Zullino
regia di Giancarlo Luce
 
Bruno Bettelheim scrive: “Alice nel paese delle meraviglie” ha tutte le peripezie, i personaggi, la velocità d’azione della fiaba, di cui conserva l’incanto e la sorpresa, ma vi immette inconsuete profondità di significati, variando continuamente le prospettive e operando vertiginosi, e non del tutto innocenti, giochi tra senso e nonsenso, tra la realtà come crediamo di conoscerla e una nuova realtà che sempre si trasforma. Vivendo la sua favola, Alice crescerà di nuovo, ma non sarà più la stessa.”
 
Metafora della difficoltà di essere all’altezza delle situazioni che di volta in volta la vita propone, lo spettacolo affronta i temi della crescita e dello sviluppo individuale della protagonista, che oppone alle logiche assurde e incomprensibili del paese delle meraviglie la logica del buon senso.
Alice affronta il suo viaggio interiore confrontandosi con archetipi e con oggetti animati, che le pongono non pochi problemi facendole apparire quel mondo delle fiabe non così semplice come lo si immagina ma molto complesso, nel quale “scegliere” determina la condizione di continuare la propria avventura raggiungendo la parte più profonda di sé.
 
Solo il risveglio lenirà e trasformerà la propria esistenza in altro da sé, una persona più matura in grado di leggere la realtà in modi completamente diversi, non più rasserenante ma caleidoscopica.
E tutto non sarà più come prima.
 
Appuntamento al Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 - 𝗦𝗶𝗽𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗢𝗿𝗲 𝟭𝟴
Ticket: 5 euro
Accettiamo Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
𝗣𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝟯𝟮𝟰𝟲𝟭𝟬𝟯𝟮𝟱𝟴 (𝟭𝟬-𝟭𝟮.𝟯𝟬 / 𝟭𝟲-𝟭𝟵)
 

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PEZZI D'UOMO in scena il 7 marzo

𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟳 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 torna la 𝗦𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯/𝟮𝟬𝟮𝟰 organizzata da 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗮𝗳𝗿𝗮 in collaborazione con il 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗣𝘂𝗴𝗹𝗶𝗲𝘀𝗲. In scena 𝗨𝗿𝗮 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 con
 
𝑷𝒆𝒛𝒛𝒊 𝒅'𝒖𝒐𝒎𝒐
di e con Matteo Rocco Carbone, Riccardo Lanzarone, Simone Miglietta, Fabrizio Pugliese, Giuseppe Semeraro, Fabio Zullino
e la partecipazione straordinaria di Guido Celli
collaborazione alla drammaturgia Gianluigi Gherzi, Giulia Maria Falzea, Fabrizio Saccomanno
regia Fabrizio Saccomanno
aiuto regia Giulia Maria Falzea
tecnica Graziano Giannuzzi
 
con il sostegno del Comune di Lecce
partner Polo Biblio-Museale - Lecce
con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia
 
𝘗𝘦𝘻𝘻𝘪 𝘥’𝘶𝘰𝘮𝘰 è un progetto di ricerca a mezzo teatrale che si propone di indagare e rovesciare lo stereotipo e il modello unico dell’uomo patriarcale e predatore al fine di ricercare i pezzi sparsi del linguaggio dell’uomo moderno. Chi sono i figli, ma anche i padri, i fratelli, i mariti di quelle buone donne che hanno lottato e ottenuto diritti negli ultimi decenni? Gli uomini, nel frattempo, che cosa hanno fatto? In che rapporto vivono, cosa pensano davvero, chi sono per loro le donne? Cos’è, secondo un uomo, la disparità di genere? È innegabile che la società contemporanea, a tutte le latitudini, è ancora permeata da una cultura patriarcale e maschio-centrica. Le donne votano, godono dei diritti fondamentali, ruoli dirigenziali, sono primari e magistrate, rivendicano una grammatica su misura, sono madri e non madri, negli ultimi anni tutte le leggi approvate vanno nella direzione di un rispetto e un’autonomia della donna, ma come si pone l’uomo di fronte a questa lenta e inesorabile rivoluzione sistemica? 𝘗𝘦𝘻𝘻𝘪 𝘥’𝘶𝘰𝘮𝘰 è una sorta di indagine paradossale, un’interrogazione agli uomini su cosa sanno, sentono e fanno in relazione alle donne. Sono parte integrante di un nuovo femminismo condiviso? O piuttosto si sentono defraudati da un ruolo che tocca loro per genetica e tradizione? Quanto, in breve tempo, padri e figli maschi sono cambiati? 𝘗𝘦𝘻𝘻𝘪 𝘥’𝘶𝘰𝘮𝘰 è uno spettacolo pensato e realizzato dagli uomini, frammentati e interlocutori che affrontano un processo decentralizzazione e sconfitta, guardano in faccia la paura, il disprezzo, la solitudine, la poesia.
 
𝘗𝘦𝘻𝘻𝘪 𝘥’𝘶𝘰𝘮𝘰 è quindi sì uno spettacolo ma soprattutto il tentativo, mediante il teatro, di sbrigliare i preconcetti e le parole dalle loro ancore storico-sociali con lo scopo di interrogare un nuovo ruolo e una parità di genere concreta e condivisa.
 
Porta ore 20.30 - Sipario ore 21
Teatro Comunale “N. Resta” in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
Biglietti in vendita online al link bit.ly/3uYnk9P, nei punti vendita Vivaticket, al 324.610.3258 e presso l’Info Point di Massafra (Piazza Garibaldi - 099.8804695/338.5659601 - dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30)
Posto unico - intero € 10 / ridotto € 8
I biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente ai giovani fino ai 25 anni, alle persone di oltre 65 anni, agli abbonati agli spettacoli del Teatro Spadaro, ai giornalisti iscritti all’ODG Puglia, ai dipendenti militari e civili dell’Esercito Italiano Puglia e Capitanerie di Porto Puglia, agli associati FITA Puglia e ai gruppi di 10 persone organizzati dalle Associazioni Culturali e dai Circoli Aziendali riconosciuti. Il Botteghino del Teatro Comunale sarà aperto a partire da un’ora prima dello spettacolo.
 
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QUANDO LE PORTE DELLE CASE RESTERANNO DI NUOVO APERTE in scena il 3 marzo per "Lègami"

𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟯 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 nuovo appuntamento con 𝗟𝗲̀𝗴𝗮𝗺𝗶, sguardo sulla scena contemporanea a cura del Teatro delle Forche.
Il palco massafrese accoglie una premiata produzione 𝗡𝘂𝘁𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗿𝗶.
 
𝑸𝑼𝑨𝑵𝑫𝑶 𝑳𝑬 𝑷𝑶𝑹𝑻𝑬 𝑫𝑬𝑳𝑳𝑬 𝑪𝑨𝑺𝑬 𝑹𝑬𝑺𝑻𝑬𝑹𝑨𝑵𝑵𝑶 𝑫𝑰 𝑵𝑼𝑶𝑽𝑶 𝑨𝑷𝑬𝑹𝑻𝑬
una creazione also.known.as
testo e messa in scena Simone Corso
drammaturgia Jovana Malinarić
con Carmelo Crisafulli, Paola Francesca Frasca, Francesco Roccasecca
collaborazioni artistiche Gabriele Anzaldi, Luca D’Arrigo, Simone Cammarata
con il sostegno del Comune di Patti e di Fondazione Orestiadi di Gibellina
 
PREMIO CITTÀ LABORATORIO UNDER 35 ORESTIADI DI GIBELLINA 2022
PREMIO RENATO PALAZZI - TINDARI FESTIVAL 2022
FINALISTA BORSA TEATRALE ANNA PANCIROLLI 2022
FINALISTA IN-BOX 2023
 
Nel maggio del 2019 Antonio Stano morirà all’ospedale di Taranto dopo aver passato giorni dentro casa senza sfamarsi. A Manduria, dove abitava, Antonio era chiamato “il Pazzo” e questo bastava a tutti gli altri per “collocarlo” all’interno della comunità, riducendone il suo ruolo, nei risvolti più tragici di questa vicenda, a quello d’oggetto del giogo d’una squadra di giovani tra i 16 e i 22 anni che lo perseguitavano col fine di poter filmare e condividere su WhatsApp le loro azioni. Antonio, per sfuggire loro, si era chiuso dentro casa senza più mettere piede fuori.
 
"Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte" prende forma da questa vicenda senza volerne tracciare la cronaca, ma cercando piuttosto di indagare le dinamiche sociali che la connotano: i beni di consumo e la cultura audiovisiva prima, i social poi, sono lentamente entrati a far parte di noi stessi, del modo in cui ci rapportiamo gli uni agli altri, col rischio pressante di marginalizzare il singolo dentro i confini del proprio ego, chiusi dietro delle porte sbarrate a fare da guardia ai propri averi o dietro degli schermi dietro cui imparare a recitare un nuovo sé stessi.
 
Così, in un panorama socio-culturale radicalmente mutato, i giovani diventano le generazioni più esposte perché soggetti ancora in-divenire e la normale affermazione sociale del sé rischia di maturare attraverso la prevaricazione sugli altri.
 
𝑁𝑜𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑎
𝐼 𝑚𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑖𝑛𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑜𝑝𝑜𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖 (𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑒𝑠𝑝𝑎𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑖 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑞𝑢𝑜𝑡𝑖𝑑𝑖𝑎𝑛𝑜, 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒, 𝑐𝑜𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜, 𝑒̀ 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑎 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑟𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒) ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑜, 𝑎𝑐𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑠𝑓𝑖𝑏𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑖 𝑙𝑎𝑐𝑐𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑢𝑖 𝑜𝑔𝑛𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑒𝑛𝑒. 𝐼𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖𝑎 𝑖𝑙 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑜 𝑜𝑚𝑜𝑙𝑜𝑔𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖. 𝑁𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡-𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒 𝑎𝑢𝑡𝑜-𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑙’𝑎𝑐𝑐𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑒𝑝𝑜𝑐𝑎 𝑖𝑚𝑏𝑎𝑠𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑎𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑜𝑛𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎 𝑒 𝑝𝑙𝑎𝑡𝑒𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙’𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑛’𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑚𝑏𝑙𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑐𝑜𝑙𝑜.
 
Teatro Comunale "N. Resta" in Piazza Garibaldi a Massafra (TA)
Porta ore 19.30 - Sipario ore 20
 
Biglietto intero: 10 euro - Ridotto: 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone)
Accettiamo Carta del Docente e Bonus Cultura 18App
📲 𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗔𝗟 𝟯𝟮𝟰.𝟲𝟭𝟬.𝟯𝟮𝟱𝟴 (𝟭𝟬-𝟭𝟮.𝟯𝟬 / 𝟭𝟲-𝟭𝟵) 𝗘 𝗔𝗟 𝗟𝗜𝗡𝗞 shorturl.at/LP679
 
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